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la didattica del cuore

Federico Benna, insegnante di scuola superiore di Cremona racconta la sua visita a Barbiana, luogo dove ha vissuto don Lorenzo Milani (1923-1967), giovane prete fiorentino. A Barbiana, don Lorenzo fondò una scuola per i giovani più disagiati e scartati e iniziò un metodo educativo che traduce in concreto lo stile di Gesù raccontato nel Vangelo.

(di Federico Benna)

Scuola_di_barbiana_-_don_lorenzo_milani_e_alunni_in_aulaNel luglio del 2020, finalmente, sono riuscito a salire a Barbiana, in Mugello, il minuscolo borgo dove operò e dove è sepolto don Lorenzo Milani.

Accompagnato da uno dei suoi ex alunni ho visitato la piccola “scuola” ascoltando i racconti di chi direttamente aveva vissuto questo rivoluzionario modo di condividere l’istruzione.

Quella scritta sul muro “I care” (me ne importa… mi sta a cuore…) si è stampata nel mio di cuore… dove, forse, c’era sempre stata… da quando, ragazzo, ho avuto la consapevolezza che la mia vocazione sarebbe stata quella di insegnare.

Ieri mattina, ad un corso di recupero nella mia scuola superiore, un’alunna tunisina (non di una mia classe) mi ha detto: “Le piace insegnare prof?”

Le ho risposto “Sì, mi piace molto”

 “Si vede” ha replicato lei.

Da cosa avrà colto che mi piace insegnare? Spero proprio da quell’ “I care…” prendersi cura …

In quasi trent’anni nella scuola superiore – un po’ da insegnante di sostegno, un po’ da insegnante di economia aziendale – quanti studenti, quante vite ho incrociato ed accompagnato per un pezzo di strada.

Ma mi sono sempre detto che, prima di mettercela tutta per renderli capaci di calcolare una fattura, di tenere un registro contabile, di redigere o analizzare un bilancio era importante conoscerli, entrare in relazione con loro, conoscere la loro storia e che loro conoscessero me, e la mia di storia.

Quando percepisci che ad una persona interessi, stai a cuore, quando capisci che quella persona ti accoglie per quello che sei e ti vuole aiutare a crescere e a migliorare, che vuole aiutarti a tirar fuori il meglio di te … allora automaticamente ti senti più predisposto ad ascoltarla e ad ascoltarti.

Mi ha sempre colpito, nella vicenda di don Milani, la sua grande attenzione agli ultimi, a fare in modo che l’istruzione non fosse un privilegio da ricchi ma che tutti avessero le stesse possibilità di accedere alla cultura.

Mi è sempre piaciuto il suo modo rivoluzionario di pensare ad una didattica condivisa fra gli alunni, il fatto che alunni più grandi insegnassero ai più piccoli, l’idea del testo di italiano (il tema) condiviso, composto a più mani da più alunni …

Ho sempre amato il suo intendere la didattica staccata da rigidi – anche se sicuramente necessari (per carità!) – programmi ministeriali composti da un elenco  di argomenti a favore di una didattica esperienziale, concreta, operativa.

206347406_10223396548519984_1653702528270461063_nAlla fine, forse, don Lorenzo Milani in quell’ “I care” ha tradotto nella sua vita di uomo, di insegnante e di prete quell’ “Ama il prossimo tuo come te stesso” di Gesù invitando ciascuno di noi a fare lo stesso.