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un grest bello da piangere

un breve bilancio dell’esperienza che ha coinvolto bambini e ragazzi nel nostro Oratorio per tutto il mese luglio a Moniga del Garda

Anche quest’anno per tutto il mese di luglio, il nostro Oratorio di Moniga è stato affollato di bambini e ragazzi per le 4 settimane di Grest. Dalla mattina alle 8 fino al pomeriggio alle 17, 25 animatori adolescenti e più di 100 bambini dall’età dalla prima elementare a quella della seconda media si sono alternati in giochi, gite, piscina, laboratori e balli.20190701_091138

Sotto la guida di Enrico, educatore responsabile delle attività, il volenteroso e allegro gruppo degli animatori, tra i 14 e i 19 anni, si è speso senza riserve per i tantissimi bambini e ragazzi provenienti dalla nostra parrocchia ma anche dai paesi vicini.

Il grest organizzato in collaborazione con il Comune di Moniga,  quest’anno aveva come filo conduttore il tema dei pirati, e in particolare la storia della saga cinematografica dei Pirati dei Caraibi, con la figura di Jack Sparrow al centro, pirata eccentrico e dal grande cuore. Giocare con i pirati è un gioco antico che sempre appassiona i bambini e permette di raggiungere uno degli obiettivi educativi di ogni grest, che è quello del crescere nello spirito di squadra, nel creare gruppo dove ognuno si prende cura degli altri sull’unica favolosa nave della vita. E il vero tesoro da conquistare non è fatto di dobloni d’oro, ma dall’oro dell’amicizia. E in questo il Vangelo insegna davvero tanto quando ci ricorda che “chi trova un amico trova un tesoro”.20190726_162101

Il giorno che più di tutti gli altri ben riassume l’intera esperienza del grest è stato proprio l’ultimo. Ed è successo davvero un qualcosa che non mi aspettavo. Mi ero recato in comune per avvertire il sindaco che con il gruppo dei ragazzi del grest sarei venuto per un saluto finale e per un po’ di balli e canti in piazza. Avevo lasciato gli animatori con Enrico, il responsabile, ad animare i bambini nel cortile dell’Oratorio in attesa di partire per la piazza del paese. Quando sono tornato indietro per chiamare tutti quanti invece di trovare balli e canti, ho trovato una valle di lacrime, anzi un oceano di lacrime. Tutti o quasi erano in pianto e si abbracciavano. Erano tutti presi dalla commozione del fatto che il grest era all’ultimo giorno e l’esperienza almeno per quest’anno era alla sua conclusione. Se a volte le lacrime sono segno di tristezza, in questo caso sono state la verifica più bella del lavoro fatto, specialmente da parte degli animatori.

Quelle lacrime di fine grest sono state preziose, segno di un bilancio davvero positivo dell’esperienza che aveva toccato il cuore di tutti.

C’è anche un altro bilancio che è doveroso fare anche se sicuramente meno importante di quello educativo e spirituale, ed è il bilancio economico. Con le quote delle famiglie e alcuni contributi e donazioni alla fine abbiamo raccolto poco più di 24mila euro, mentre il conto finale di tutte le spese (cibo, gite, pullman, magliette, materiale, giochi…) è stato poco meno di 23mila euro. Bilancio praticamente in pareggio dal punto di vista strettamente economico, ma sicuramente nettamente in guadagno come comunità.

Grazie ad Enrico, Khemma, Claudia, Renato, Hildegard, Matteo, Antonella, Miriam, Federico, gli animatori, gli assistenti e…. i bambini e ragazzi che hanno reso il nostro Oratorio un oceano di felicità.

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